FAQ

Faq e domande frequenti sul percorso psicologico

• Dallo psicologo ci va solo chi ha problemi di gravi psicopatologie?

Lo psicologo si occupa non solo di persone con problemi gravi ed invalidanti, ma anche (e spesso soprattutto) di persone che stanno attraversando delle difficoltà nel loro percorso di vita, o che vogliono incrementare le loro risorse in un processo di miglioramento e maggiore consapevolezza di sé.

• Perché preferire uno psicologo ad un buon amico?

Lo psicologo è un professionista accreditato, preparato e riconosciuto dalla legge, ed iscritto ad un Albo nazionale. Non si limita ad ascoltare passivamente, nè a chiacchierare, ma programma un intervento personalizzato e mirato a raggiungere gli obiettivi della persona. Non è uno scambio reciproco, tutto è centrato su di te. Nello studio l’unica persona importante, e gli unici aspetti rilevanti sono i tuoi. Il professionista è legato al segreto professionale, nessun dato, racconto, evento sarà diffuso all’esterno.

• Cosa aspettarsi da un colloquio?

Si inizia analizzando il problema e ponendosi degli obiettivi. Attraverso delle domande strategiche ti aiuterò a trovare la soluzione.

• Quanti colloqui bisogna fare?

Non c’è una regola, dipende da quanti ne riterrai utili. Non esistono obblighi, si può scegliere anche la frequenza (settimanale, ogni 15 giorni, o si decide di volta in volta). Normalmente comunque si pianifica un intervento sulla base di obiettivi terapeutici condivisi.

• Quanto tempo dura un percorso?

E’ soggettivo e dipende dalla natura del problema, a volte sono sufficienti pochi incontri, altre i percorsi sono più lunghi. Durante  i primi incontri è possibile talvolta fare una stima (approssimativa).

• Posso decidere di interrompere il percorso quando voglio?

Ovviamente sì, senza alcun problema. Consiglio di effettuare un incontro conclusivo in modo da tirare le ‘fila del lavoro’ fatto insieme.